Tic nervosi nei bambini: cosa sono e quando preoccuparsi.

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Ammiccamenti, torsioni del collo, alzate di spalle, smorfie del viso, raschiarsi la gola frequentemente, tirare su col naso, grugnire, sbuffare e nei casi più complessi l’abitudine a ripetere parole fuori contesto, parolacce e riproporre gli ultimi suoni o gesti sentiti od osservati sono a volte esempi di tic nervosi che si manifestano nei bambini.

Cosa sono i tic nervosi?
I tic nervosi sono contrazioni nervose involontarie di qualsiasi gruppo muscolare volontario, comuni tra i bambini e gli adulti, esperiti soprattutto in momenti di crisi o di grande stress ed ansia.
Nelle prime fasi i tic possono essere parzialmente controllati dalla persona, ma in seguito si cronicizzano e possono sfuggire dal controllo cosciente.
Esistono molti tipi di i tic nervosi. I più comuni riguardano gli occhi e le espressioni facciali che includono naso e bocca, ma anche le mani, le gambe e la testa. In alcuni casi si manifestano tramite la voce con ronzii, grugniti, colpi di tosse, forme di respirazione o parole, con la caratteristica di uscire dalla bocca del bambino in modo esplosivo e senza la possibilità di controllo.
Alcuni bambini manifestano tic automutilanti come: mordersi le labbra e le unghie.
Si comprende così che esistono molti tipi di tic nervosi, alcuni semplici mentre altri più complessi. In linea generale li possiamo dividere in due grandi categorie: motori o vocali.
Quando compaiono i primi tic nervosi in un bambino, che siano movimenti o espressioni involontarie, rapide e stereotipate, spesso accade che il genitori si terrorizzino e si agitino.
“Non sempre è il caso di preoccuparsi troppo”. A volte, infatti, i disturbi sono temporanei e vanno via in pochi mesi. Tuttavia è importante anche non sottovalutare il problema; se dopo un anno, questi comportamenti non sono passati, allora, è necessario che il piccolo sia aiutato ad allentare l’ansia che lo pervade con l’aiuto di un esperto psicologo-psicoterapeuta.
E’ importante sapere che i tic nervosi hanno un’alta incidenza tra i bambini: circa il 20% ne soffre in modo transitorio e non necessita di essere curato. Altra cosa è la sindrome di Tourette, che combina insieme tic motori con quelli vocali, condizione specifica che necessita un trattamento adeguato.
In linea generale, circa l’80% dei bambini che soffre di tic nervosi non necessita di trattamento, dato che si assiste ad una regressione spontanea del disturbo”. Tuttavia quando il comportamento è presente da molto tempo e molto marcato è utile aiutare il bambino ad allentare la tensione e capire la difficoltà da lui manifestata tramite il tic, per prevenire che si cronicizzi e che possa disturbare la vita quotidiana. In questi casi è necessario rivolgersi ad un esperto del settore: psicologo-psicoterapeuta e neuropsichiatra infantile.
Le tecniche cognitivo-comportamentali e il rilassamento hanno dimostrato molta efficacia in questi casi.
Se hai bisogno di una consulenza psicologica eseguo presso il mio studio di psicologia e psicoterapia a Firenze colloqui psicologici individuali e supporto ai genitori per problematiche di ansia. Oppure puoi contattarmi per una consulenza psicologica online via Skype per ulteriori informazioni e comprensione del problema.