Una vita vissuta nella paura è una vita vissuta a metà. (Baz Luhrmann)
L’aspetto centrale delle fobie definito dal DSM 5 è la paura o ansia marcata verso un oggetto o verso situazioni specifiche. Colui che soffre di una fobia specifica prova una paura marcata, persistente, sproporzionata sia quando lo stimolo fobico è presente ma anche quando si sta solo aspettando di affrontarlo. I pensieri all’origine della paura sono i seguenti: previsione di un possibile danno (per esempio nella fobia specifica dell’aereo il cadere), perdere il controllo, svenire o avere le vertigini.
In alcuni casi è presente ansia anticipatoria che porta la persona ad agitarsi solamente prevedendo la situazione temuta; perciò mette in atto comportamenti di evitamento. Se poi il soggetto percepisce l’impossibilità di allontanarsi o di evitare la situazione è possibile che l’ansia provochi un vero e proprio attacco di panico.
Tuttavia la persona che soffre di fobia specifica riconosce che la propria paura è eccessiva; elemento fondamentale per lavorare in terapia sulla regolazione emotiva.
La fobia può ostacolare uno stile di vita equilibrato e interferire con la vita quotidiana, limitando abilità sociali o lavorative.
Ci sono diversi tipi di fobia specifica chedifferiscono tra di loro, oltre che per l’oggetto fobico, anche per l’età di esordio, il genere e la comorbidità con altre psicopatologie. I 5 sottotipi di fobia specifica sono:
– Fobia per animali
– Fobia di ambienti naturali
– Fobia per sangue, infezioni e ferite
– Fobia situazionale
– Fobia di altro tipo
Per il trattamento delle fobie specifichenon ci sono evidenze scientifiche che supportino l’uso di farmaci o di un trattamento combinato, invece la letteratura ha dimostrato ampiamente l’efficacia della psicoterapia cognitivo-comportamentale basata sulla tecnica dell’esposizione.