In gran parte tale affermazione è vera, ma al tempo stesso sono fondamentali e decisivi i comportamenti che mettiamo in atto in risposta a tale condizione. Proprio a tal proposito nel 2006 Debra Zellner e la sua équipe pubblicarono studi inerenti la scelta di cibo in condizioni di stress. Tali studi evidenziarono che il gruppo “stressato” non solo mangiò di più ma preferì anche il cibo spazzatura.
Non tutti sanno che lo stress ha un effetto immediato sul metabolismo perchè il nostro sistema nervoso si attiva di fronte a ciò che percepisce come una minaccia, una sfida impegnativa o un pericolo. Tale meccanismo porta gli ormoni dello stress a preparare l’individuo a lottare o fuggire liberando nel sangue il glucosio immagazzinato nel fegato e nelle fibre muscolari. Tale reazione è antica e ci permette di fare fronte a minacce acute. Tuttavia tale meccanismo oggi presenta delle criticità perchè il contesto in cui viviamo è profondamente mutato e gli stress che oggi ci affliggono non sono più minacce concrete e temporanee come ad es. i denti di un leone. Questo fa si che la glicemia nel nostro organismo tenda ad essere costantemente elevata.
Tuttavia è possibile attuare degli accorgimenti comportamentali per fare fronte a questo:
–potenziare il filtro cognitivo aumentando il nostro livello di consapevolezza verso ciò che ci crea stress
–esercizio fisico perchè il movimento regolarizza la secrezione della leptina riportando il equilibrio il bilanciamento con il cortisolo
–recuperare un maggior rapporto con le sensazioni di fame e sazietà in modo da non essere in completa balia degli automatismi ormonali.
La ricerca ha dimostrato che le persone attente e connesse con sé stessi tendono a ingrassare meno perchè sono maggiormente connessi con i segnali di fame e sazietà (Framson et al., 2009).
Ovviamente non è scontato riuscire a mettere in pratica da soli quanto detto fin’ora. E può capitare di essere pienamente consapevoli dei meccanismi alla base ma di non riuscire a porvi rimedio. Ciò determina ancora più frustrazione, fame nervosa e aumento di peso. Un aiuto psicologico in questi casi è importante. Come psicologo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale mi occupo di psicoterapia individuale rispetto a problemi alimentari. Inoltre da anni mi sono specializzata come psicologa online italiana nel fornire aiuto nella fase di ambientamento di italiani all’estero che stanno attraversando un periodo di vita altamente stressante.
Riferimenti bibliografici:
-Framson C., Kristal A. R., Schenk J.M., Littman A. J., Zeliadt S., Benitez D. (2009), “ Development and validation of the Mindful Eating Questionnaire”, Journal of American Dietetic Association, 109 (8), 1439-1444.
-Zellner D.A., Loaiza S., Gonzalez Z., Pita J., Morales J., Pecora D., Wolf A. (2006), “Food selection changes under stress”, Physiology & Behavior, 87 (4), 789-793.