Disturbo Ossessivo-Compulsivo: per sapere di più!

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Il DSM 5 definisce il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) come un disturbo caratterizzato da ossessioni e compulsioni che la persona riconosce come intrusive e disturbanti ma che non riesce ad allontanare da sè.
Le persone che soffrono di disturbo ossessivo-compulsivo vivono nella paura costante che accada sempre qualcosa di terribile.

Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi, che la persona percepisce come sgradevoli, intrusivi e si originano a partire da uno stimolo, una situazione o solo un pensiero. Spesso il contenuto delle ossessioni è vissuto come pericoloso, moralmente inaccettabile e grottesco. Le compulsioni, invece, sono comportamenti o rituali che la persona mette in atto per neutralizzare l’ossessione e non provare ansia. Sono comportamenti stereotipati che possono diventare particolarmente strutturati e mirano a ridurre la possibilità che accada la catastrofe temuta o ridurre il disagio causato dall’ossessione stessa.
La caratteristica più importante del DOC è il processo graduale che porta all’intensificarsi e alla cronicizzazione dei sintomi.
I quadri di disturbo ossessivo-compulsivo possono essere vari. Alcune persone possono soffrire di DOC esclusivamente “ossessivi”, riportando di provare ossessioni senza però eseguire delle compulsioni osservabili.
Le ossessioni riscontrate più frequentemente sono:

-ossessione di contaminazione (per es.: la paura di essere contaminati nello stringere la mano a qualcuno o nell’afferrare una maniglia);

-dubbi continui e ricorrenti (per es.: chiedersi continuamente se si è chiuso il gas, la porta di casa, oppure se guidando si è urtato qualcuno ferendolo);
-ossessione di ordine: necessità di disporre gli oggetti in un preciso ordine;
impulsi aggressivi o sessuali inappropriati: (per es.: l’impulso di gridare oscenità in chiesa, o di aggredire il proprio figlio).
Le compulsioni più frequenti sono:
-lavarsi ripetutamente le mani (es. 50 volte al giorno) o farsi numerose e lunghe docce;
-passare molto tempo a lavare o pulire;
-contare o ripetere alcune parole per ridurre l’ansia;
-controllo eccessivo sui cari per verificare che siano al sicuro;
-posizionare e ordinare gli oggetti in un determinato modo;
-pregare in modo eccessivo (es. ripetere una preghiera finché non viene detta in maniera perfetta);
-ritornare più volte indietro per controllare che la porta sia chiusa, l’interruttore spento, il rubinetto chiuso;
-accumulare spazzatura come vecchi giornali, contenitori o altre cose che non hanno un utilizzo effettivo.
Il DOC colpisce circa il 2-2,5% della popolazione generale. L’esordio avviene mediamente intorno ai 20 anni ed è spesso improvviso. In genere le persone che soffrono di disturbo ossessivo-compusivo chiedono aiuto allo psicologo-psicoterapeuta dopo anni che il quadro clinico si è manifestato, ed ha innescato un circolo vizioso. In circa il 60% dei casi la sintomatologia inizia dopo un evento stressante.
Curare il DOC è possibile?
L’efficacia della psicoterapia cognitivo-comportamentale nel trattamento del DOC è scientificamente provata.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale adotta un approccio terapeutico che si basa su un solido modello scientifico del quale è stata dimostrata un’efficacia pari o in alcuni casi addirittura maggiore rispetto alla sola cura psicofarmacologica. La conferma arriva dalle linee dell’APA, American Psychiatric Association, stilate sulla base di rigorose revisioni della letteratura scientifica.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o soffri di Disturbo Ossessivo-Compulsivo non aspettare a cercare di risolvere il problema e stare meglio. Uscire dal circolo vizioso del DOC è possibile. Contattami presso il mio studio di Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale a Firenze per problemi di disturbo ossessivo-compulsivo oppure come Psicologo online.