Come riconoscere e prevenire il Burnout

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Il termine anglosassone burnout, che letteralmente significa esaurimento, crollo si riferisce in ambito psicologico ad una condizione psicofisica di stress acuto. Per parlare di burnout tale stress deve essere generato in un contesto lavorativo e/o derivante da esso, determinando un logorio psicofisico ed emotivo, con vissuti di demotivazione, di delusione e disinteresse con concrete conseguenze sul piano lavorativo, personale e sociale dell’individuo. La sindrome del burnout inizialmente fu associata alle professioni sanitarie e assistenziali, per poi essere riconosciuta a qualsiasi contesto lavorativo con alte condizioni stressanti e pressanti. Un alto livello di stress provoca conseguenze sul funzionamento dell’organismo.

Il burnout può manifestarsi su più piani di funzionamento e con vari sintomi:
-Cognitivo/Emotivo: distacco emotivo, trascuratezza degli affetti e delle relazioni sociali, importanza eccessiva data al lavoro, demotivazione a lavoro, difficoltà di concentrazione, irritabilità e senso di colpa.
-Comportamentale: aggressività, abuso di alcool e sostanze, mancanza di iniziativa, assenteismo.
-Fisico: emicrania, sintomi respiratori, insonnia, inappetenza, disturbi intestinali, senso di debolezza.
Riconoscere la pripria condizione di burnout e cercare un aiuto professionale è molto importante per il proprio benessere psicofisico.
Chi riesce a percepire se stesso insieme al proprio corpo riesce a riconoscere i propri bisogni. Riconoscere il collegamento tra superamento dei limiti e comparsa di sintomi di malattia può contribuire a rendere stati cronici e di ripetuta sofferenza sempre meno frequenti e meno intensi nel tempo. Sarà importante imparare a evitare di chiedere sia troppo che troppo poco ma di mantenersi nella zona prossima dove siamo al massimo delle nostre potenzialità.