Assertività: decalogo dei principi asserivi!

Cosa significa Assertività?
 
Un campo di interesse della psicologia è  l’assertività che analizza le situazioni in cui concediamo troppo spazio agli atri mettendo da parte noi stessi, oppure quelle situazioni in cui diventiamo molto competitivi e arroganti per cercare di far rispettare i nostri bisogni. In entrambi questi casi non stiamo mettendo in atto l’assertività. Amare sé stessi è importante intessendo, però, rapporti basati sulla reciprocità e l’autenticità senza essere vittima di prevaricazioni né prevaricando gli altri. Non dobbiamo confondere erroneamente l’assertività con l’egoismo. M.J. Smith (1934-2007) psicologo pioniere dei trainig di assertività, nel suo libro “When I Say No, I Feel Guilty” spiega proprio questo. 
 
 
Decalogo dei principi assertivi, tratto dalla Carta dei Diritti, da rispettare e mettere in pratica quotidianamente: 
-ho il diritto di essere trattato sempre con rispetto e dignità; 
-ho il diritto di essere me stesso/a e di essere unico/diverso;
-solo io ho il diritto di giudicare i miei comportamenti, pensieri ed emozioni assumendone la responsabilità e accettandone le conseguenze;
-ho il diritto di non giustificare il mio comportamento adducendo ragioni, scuse o spiegazioni;
-solo io ho il diritto di decidere se occuparmi o meno dei problemi degli altri, di prendermi responsabilità al posto di chi rifiuta di prendersele;
-ho il diritto di cambiare opinione, parere e modo di pensare così come di sbagliare assumendomi le responsabilità delle eventuali conseguenze;
-ho il diritto ad avere ed esprimere un’opinione personale non coincidente con quella altrui e ad essere ascoltato/a e preso/a sul serio; 
-ho il diritto di rifiutare una richiesta che mi porta via troppo tempo o risorse dai miei impegni, di non soddisfare sempre le aspettative altrui, dire di no senza sentirmi in colpa;
-ho il diritto di chiedere ciò che ritengo opportuno nel rispetto del reciproco diritto di rifiutare;
-ho il diritto di dire “non capisco” a chi non mi dice chiaramente cosa si aspetta da me; di dire “non mi interessa” quando non voglio essere coinvolta in iniziative degli altri, di dire “non so” quando mi si richiede una competenza che non ho.