Ansia: un altro modo di considerarla!

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L’ansia è una risposta allo stress nata per metterci in guardia da un pericolo. Questa emozione si può presentare i molti modi ed i sintomi cambiano da persona a persona. Quando l’ansia si manifesta tende a paralizzare e impedire di pensare in modo lucido ed oggettivo, dando la sensazione di essere ingabbiato in un circolo vizioso di pensieri catastrofici.

L’attacco di panico, una delle formi più acute dell’ansia, colpisce nei momenti più imprevedibili: quando ci stiamo rilassando dopo una giornata di lavoro, mentre guidiamo, a lavoro ecc… Ad un tratto ci sentiamo travolti da una forte angoscia, i muscoli si contraggono, il respiro si fa affannoso e sentiamo un forte stato di allerta che ci impedisce di pensare a qualsiasi altra cosa. In questi attimi abbiamo la sensazione di morire, di essere in pericolo di vita, di impazzire ecc ecc..
In altri casi, invece, l’ansia ci tiene compagnia fin dal momento del risveglio mentre in altri ci assale quando stiamo per addormentarci, impedendoci di riposare adeguatamente e facendoci svegliare con la sensazione di non aver riposato.
La prima reazione spontanea di fronte al presentarsi dell’ansia è quella di cercare di allontanarla, attuando strategie che spesso risultano efficaci solo per poco tempo o in alcuni casi peggiorano questa sensazione.
Cercare di non pensarci distraendosi con altre attività può funzionare nel breve periodo ma dopo poco l’ansia si presenta di nuovo.
Un’altra reazione che spesso viene adottata è quella di negare l’ansia, rifiutarla, vederla come un qualcosa che non ci appartiene e dunque comportarci come se non ci fosse. Molti, però, non sanno che più si nega qualcosa che vuole affiorare più gli si dà potere!
E’, invece, importante chiederci il perché accadano certe cose.
L’ansia ci parla in un linguaggio, però, che spesso ci risulta  difficile da decifrare; non capendone il senso cerchiamo solo di allontanarla per tornare ad avere una buona qualità di vita.
L’unico modo per liberarci definitivamente dell’ansia, non è negarla ma ascoltarla, capire il messaggio che nasconde ed accoglierlo modificando alcuni aspetti di noi. Altrimenti si rischia di rimanere incastrati in un circolo vizioso che non fa che peggiorare i sintomi. Opporsi non farà che rafforzare i suoi effetti negativi, accoglierla ti permetterà di capire come si manifesta e perché lo fa.
Finchè non riusciamo a decifrare il suo messaggio che ci sta mandando continuerà a farci visita.
Sentirsi dire di ascoltare l’ansia, di accoglierla, di osservarla può risultare molto difficile da concepire e da mettere in pratica. Per questo motivo è importante chiedere aiuto ad uno psicologo-psicoterapeuta per comprendere il linguaggio dell’ansia e decifrare il messaggio che ci sta comunicando questa emozione.
Chiedere l’aiuto di uno psicologo non significa aver fallito o essere deboli, ma è il primo passo per liberarsi da un fardello pesante e insidioso quale è l’ansia, ritornando a stare bene. Molte ricerche dimostrano quanto l’approccio di psicoterapia cognitivo-comportamentale sia efficae per i disturbi d’ansia. Se hai bisogno di maggiori informazioni riguardo ai problemi di ansia, se stai cercando una psicologa-psioterapeuta a Firenze per dei colloqui individuali di psicoterapia, sostegno psicologico o consulenza psicologica online via Skype o semplicemente vuoi saperne di più su questi temi compila il form del mio sito.